Mi rendo conto che il mio lavoro è come un iceberg del quale è visibile solo la minima parte.
In più viene confuso da stereotipi e rappresentazioni che poco hanno a che fare con l’essenza della mia professione, quella di mediatore. Spesso pensiamo all’agente immobiliare come ad una figura meramente commerciale, colui che vende le case, ci aspettiamo che sia quello che trova un interessato alla casa o una casa interessante per chi la cerca. Questo è solo il 20% di un lavoro che è soprattutto ascolto, consulenza, negoziazione, advisory, coordinamento di diverse figure professionali coinvolte nell’attività di due diligence, confronto e collaborazione con la figura del Notaio.
Amo la mia professione perché mi permette di aiutare le persone in uno dei momenti più importanti della vita.
Miriam Bonora